In questo articolo continueremo con l’analisi della strategia marketing di Jago, partendo da dove eravamo rimasti nella Parte uno
Partendo dal presupposto che Jago è un artista affermato a livello internazionale, abbiamo delineato le sue caratteristiche comunicative e abbiamo cercato di motivare i suoi grandi numeri sui social a livello organico.
Facebook è il social che noi late Millennials abbiamo abbandonato progressivamente. Lo abbiamo usato per scriverci in bacheca quando eravamo al Liceo, poi è passato a essere un mero “ricorda” compleanni e adesso ci affidiamo a Instagram anche per quelli.
Jago è nato alla fine degli anni Ottanta e ricordiamo perfettamente quando negli anni dal 2015 al 2019 circa caricava video, scriveva post coinvolgenti e addirittura creò un gruppo privato per invitare tutti i suoi fan più accaniti.
Ecco qui un esempio di quello che scriveva nel 2015:
In entrambi i casi, Jago ha caricato manualmente dei contenuti – fotografie delle sue opere, sia per pubblicizzare eventi che per mostrare ciò a cui stava lavorando.
Nel corso degli anni lo standard si è più o meno mantenuto. Come possiamo vedere già nel 2017 aveva numeri di condivisione interessanti e fuori dalla norma per un artista.
Nel corso degli anni Jago ha mantenuto l’elevato standard qualitativo delle sue fotografie, ha tenuto informata e incollata allo schermo la sua community sulla creazione delle sue opere d’arte.
Vedremo fra poco che infatti il backstage, ancora oggi, sui social tira tantissimo ed è causa di centinaia di milioni di sharing ogni giorno.
Perché prima abbiamo detto “Jago caricava manualmente i suoi contenuti”?
Perché possiamo vedere che negli anni successivi si è limitato alla condivisione di contenuti creati su di lui e non da lui.
Che cosa rimane infatti di Jago su Facebook oggi?
Oggi Jago si limita a condividere articoli e news che lo riguardano personalmente, ma che non ha creato lui in autonomia.
Come vedremo fra poco, ha convogliato le sue energie esclusivamente nella creazione di contenuti per Instagram, che a oggi ha scelto come la sua piattaforma di condivisione principale.
Perché ha voluto puntare proprio su questo social?
Vediamolo subito.
Eccoci nel core di questo blogpost.
Per farlo abbiamo utilizzato Not Just Analytics, un tool di analisi dati per Instagram e TikTok. In questo specifico caso ho deciso di utilizzare lo strumento che mi mette a disposizione NJ che si chiama “Analisi Plus“.
É uno strumento che puoi avere se sottoscrivi un abbonamento mensile o se lo paghi singolarmente.
Ma torniamo a noi.
Iniziamo 👇
Iniziamo da una sintesi molto esaustiva di quello che è Jago oggi su questo social. Non vogliamo soffermarci troppo sul significato delle singole metriche, quanto piuttosto sui contenuti, perché ci aiutano a delineare il profilo di questo artista.
La percentuale delle views ai suoi video ci lascia altrettanto sorpresi. Nel caso di questa analisi vengono presi i video degli ultimi 12 post, conteggiate le views e divise per il numero dei followers.
Solitamente le views ai video si aggirano intorno al 10%, come puoi capire da quel 50,32% si tratta di un risultato spettacolare. C’è anche da dire però che in questo caso sono conteggiati i Reels, che notoriamente vengono spinti di più dall’algoritmo di Instagram rispetto a dei video normali o Instagram TV – anche se su questo punto, dovremmo aprire un blogpost a parte.
Continuando con la nostra analisi, possiamo notare come Jago non faccia inserzioni a pagamento.
Molto interessante, perché non puoi neppure immaginare quanti sono i post di artisti e influencer sponsorizzati per far vedere ai brand e in generale agli altri che i loro contenuti vanno bene.
Noi come followers non possiamo vedere quali post sono sponsorizzati oppure no, ma Not Just Analytics sì, e spesso rimaniamo molto sorpresi di come gente molto affermata – non solo nell’arte – sia abituata a questa pratica.
Andiamo avanti.
La media di followers giornaliera è elevata, ma come vedremo fra poco in linea con la sua crescita, che negli ultimi 4 mesi ha subito un vero e proprio boost.
Come puoi vedere da questa schermata, al centro troviamo i 3 post che lo hanno fatto crescere maggiormente in termini di followers.
Ho deciso di prendere uno di questi tre, il primo: quello che gli è valso +5649 followers.
Che cosa avrà di così speciale?
Vediamolo insieme.
Guarda il reel
In questo reel c’è un grande inno all’amore nella forma più personale dell’artista. Nel reel in cui Jago ha deciso d’inserire la cantante Adele, leggiamo:
Anche se invisibile, la parte più importante di una grande scultura sarà sempre il sostegno.
Jago in questo caso gioca su un doppio senso: da una parte si riferisce al sostegno fisico che ogni scultura ha internamente per permettere a quest’ultima di stare in piedi, dall’altra inserisce nel reel pochissimi attimi in cui la sua fidanzata lo bacia mentre sta lavorando. Proprio il sostegno al quale si riferisce l’artista nella caption.
Adesso, non vogliamo banalizzare dicendo che l’artista ha giocato facile, facendoci immedesimare in un contesto di coppia al quale tutti, più o meno, siamo avvezzi.
Un esempio di quello che ha fatto Jago lo si può ritrovare in questa frase tratta da un libro molto famoso nel Marketing che si chiama Contagious. Why Things Catch On di Jonah Berger.
Jonah Berger in Contagious. Why things catch on.
In questo libro molto interessante, fra le tante cose che si dicono, si dice anche che le emozioni sono la più grande leva all’acquisto di tutti i tempi. Nel caso di questa quote, dopo talk viene share e dopo share buy.
Come si dice spesso, l’acquisto di un prodotto e generalmente la conversione di un qualsiasi cosa avvengono come step conclusivo di un processo comunicativo che parte da una chiacchierata prima e da una condivisione social poi.
Ma ti vogliamo concedere il beneficio del dubbio, quindi analizziamo il secondo post che ha valso a Jago ben +3878 followers.
Questo post è stato molto significativo anche per noi, perché nei 16 mesi precedenti al 6 ottobre, la Pietà era stata scolpita a Napoli e poi trasportata a Roma, tutt’ora in esposizione.
Nella Parte 1 di questo blogpost ti abbiamo parlato della decisione di Jago di trasferirsi per 16 mesi a Napoli e della sua decisione di creare la Pietà all’interno di una Chiesa. Il frutto del suo lavoro è in questo momento esposto a Roma, presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo.
Tutti possono andare lì a guardarlo e tutti possono vedere con i propri occhi il risultato del lavoro dell’artista.
Jago nel post ringrazia la sua community: Grazie a tutti per avermi accompagnato in questo viaggio.
Questo post rappresenta un inizio e una fine, e lui lo sa bene.
Anche in questo caso le emozioni giocano un ruolo fondamentale.
Non ci stupisce che il post sia andato bene, perché contiene diversi elementi funzionali alla condivisione.
Prima di tutto c’è un evento fisico al quale le persone sono invitate a partecipare, motivo per cui viene agevolata la condivisione del post stesso.
Secondo c’è la condivisione emotiva di Jago con chi l’ha seguito in quel percorso.
Terzo, ma non meno importante, c’è l’elemento emozionale della fine di un viaggio e l’inizio di un altro: una cosa che a livello di topos noi occidentali siamo abituati dall’alba dei tempi.
Bene, adesso che abbiamo visionato 2 dei 3 post che hanno permesso a Jago di crescere con i followers, guardiamo la sua crescita complessiva.
Anche qui, non possiamo entrare troppo nei dettagli ma possiamo notare come ci sia stata una crescita esponenziale proprio nei primi giorni di ottobre.
Quelli erano giorni di fuoco nel caso di Jago: la Stampa stava comunicando che la Pietà da Napoli sarebbe andata a Roma e giornalisti ed esponenti del Web Italiano hanno cominciato a parlare di lui.
Venendo sempre in aiuto dell’Analisi Plus di Not Just Analytics, possiamo notare come quei giorni siano valsi oro in termini di copertura e quindi di followers per l’artista.
Questa non è la sede, ma ti invitiamo a cercare contenuti online su di lui nel mese di ottobre: noterai che numerosissimi Youtuber lo hanno intervistato e i giornali di tutta Italia hanno parlato di lui.
Adesso mi dirai: quindi ha fatto solo un ottimo lavoro di Ufficio Stampa!
Sicuramente ha fatto un ottimo lavoro di Ufficio Stampa e ha creduto enormemente in un progetto di 16 mesi che lo hanno portato a questo.
Guarda le cose da una prospettiva diversa, immaginati di essere una persona che lavora nel mondo della comunicazione. digitale come me.
Se dovessimo pensare a livello teorico a cosa dovrei fare per raggiungere un risultato di questo tipo, penserei proprio a quello che ha fatto Jago: un’operazione di brand awareness degna di un’azienda.
É altrettanto necessario sottolineare che un lavoro di questo tipo (il lavoro dei 16 mesi precedenti e l’organizzazione di un evento a Roma per la Pietà) e il terreno fertile che Jago ha preparato in questi anni gli hanno valso l’arrivo di tutte queste persone.
Non dimentichiamo infatti che il profilo di Jago è un profilo ottimizzato.
Significa avere una bio, un feed e un tone of voice che ti faccia mettere subito il follow.
Se vuoi, discuteremo in un articolo a parte le linee guida da seguire quando sei un artista e hai bisogno di avere un profilo Instagram ottimizzato.
Quale altro dato possiamo avere da questa Analisi Plus?
Riteniamo che l’analisi Video di Jago possa dirci molto.
Come puoi vedere, la maggior parte sono al di sotto dei 5 minuti, il che ci ha portato a verificare se si trattasse effettivamente di reels.
È così, come abbiamo detto Jago è un buon Marketer e sa su cosa puntare: Instagram nell’ultimo anno ha favorito i reel a discapito di altri formati video.
Questo elemento però è fondamentale per confermare una sacrosanta verità:
In altre parole, devi tenere incollate le persone sullo schermo: dei video in cui si vede la creazione di un’opera sono ottimi, perché ci si aspetta sempre che alla fine del video ci sia l’opera finita.
Ci sarebbero altre cose da segnalare, ma non voglio che questo blogpost diventi un trattato enciclopedico, pertanto mi avvierei alla parte terza di questo articolo.
Jago su TikTok non ha tempo di starci.
Quello che mi dispiace è che TikTok è un grande trampolino di lancio per gli artisti, come dimostra la facilità in cui lo stesso Jago ha raggiunto 42.000 followers facendo semplicemente cross-posting.
Jago può permettersi d’ignorare TikTok, tu, molto probabilmente, no.
Questa lunga analisi sulla strategia marketing di Jago è giunta al termine.
Vi aspettiamo sul nostro blog!
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